Cosa significa avere vent’anni? E cosa significava dieci, venti, trent’anni fa? Come è cambiato e cosa è rimasto uguale? Non avere un vero e proprio percorso forzato è più stimolante o spaventoso? Tra gli studenti degli istituti universitari torinesi, una ex alunna del liceo quadriennale ha detto la sua e si è “cucita addosso il suo proprio Talk”, interrogandosi su come sia cambiato il ventennio negli ultimi vent’anni, cercando di dare una risposta a questa e ad altre domande e di definire questa età indefinita.
E’ Raffaella Petracca, nata a Taranto il 6 agosto 2004, che ha frequentato il nostro liceo quadriennale conseguendo la maturità scientifica due anni fa. Sin da bambina è sempre stata una ragazza curiosa e appassionata alla lettura. Nel 2019 è risultata vincitrice di una borsa di studio per un’esperienza annuale all’estero in Russia e nel 2021 ha vissuto il periodo estivo presso il Griffith College, a Dublino. Oggi vive a Torino, presso il collegio di merito Einaudi, e frequenta il primo anno della facoltà di ingegneria chimica del Politecnico.
Resilienza, spirito critico e curiositas: queste le peculiarità che hanno contraddistinto Raffaella nei quattro anni al Battaglini.
Ciò che maggiormente colpisce è la capacità argomentativa di Raffaella, il suo entusiasmo e la determinazione delle sue scelte. Qualità che ha maturato grazie ad un’attitudine innata al lavoro e al sacrificio. Ha accolto con forza e convinzione il percorso sperimentale quadriennale quando sei anni fa la nostra scuola ha deciso di avviarlo. Frequentare Il corso quadriennale permette di sperimentarsi, di esplorare nuovi ambienti, di confrontarsi in modo innovativo con gli altri e di conoscersi. L’imprenditorialità è una delle competenze più ricercate e, sicuramente, lavorare in un ambiente competitivo, cooperativo e all’avanguardia consente di raggiungerla con determinazione.
“Da chi voglio farmi circondare? Da chi mi dice ‘hai già diciotto anni’ o da chi mi dice ‘hai solo diciotto anni’?”.
Raffaella Petracca non ha ancora vent’anni. Però ci ha raccontato come si sente riguardo a questo “presente immaginario”, come la sua vita è stata stravolta dalla fine del liceo e come affronta il futuro. Nello spirito di “idee che meritano di essere diffuse”.
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