L’iniziativa promossa dal Ministero dell’Istruzione e del Merito e denominata “Treno del Ricordo” è stata organizzata in occasione della ricorrenza del ventennale della promulgazione della Legge 30 marzo 2004, n. 92, che ha istituito il “Giorno del Ricordo” in memoria delle vittime delle foibe, dell’esodo giuliano-dalmata, delle vicende del confine orientale e concessione di un riconoscimento ai congiunti degli infoibati – al fine di tenere viva “(…) la memoria di quelle vicende (…)”.
Come è noto la legge 30 marzo 2004, n. 92 , all’art. 1, stabilisce che la Repubblica riconosce il 10 febbraio quale «Giorno del Ricordo» al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel II dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale. Lo stesso art. 1 prevede che in quella giornata siano promosse iniziative per diffondere la conoscenza dei tragici eventi presso i giovani delle scuole di ogni ordine e grado e che è favorita, da parte di istituzioni ed enti, la realizzazione di studi, convegni, incontri e dibattiti in modo da conservare la memoria di quelle vicende, volte altresì a valorizzare il patrimonio culturale, storico, letterario e artistico degli italiani dell’Istria, di Fiume e delle coste dalmate.
In tale contesto, nel quadro delle attività che il liceo Battaglini ha predisposto, gli alunni della classe 5H, coordinati dalla prof.ssa Maria Grazia Cuppone, hanno aderito all’ iniziativa del MIM “Treno del ricordo” con la produzione di due elaborati, il testo scritto da Gabriele Galeandro “L’eco di una voce qualsiasi” e il disegno realizzato da Valentino Miceli “Vite appese a un filo”.
La delegazione studentesca del liceo Battaglini, martedì 27 febbraio 2024, ha potuto visitare l’allestimento tematico multimediale, all’interno del Treno storico, messo a disposizione da Fondazione FS Italiane , finalizzato a raccontare e far comprendere le situazioni di viaggio degli esuli, la loro resistenza passiva, l’abbandono della terra natia e la speranza della rinascita. Un viaggio indietro nel tempo per un’esperienza di storia autentica che scrive una pagina di vita scolastica da ricordare per sempre nella memoria culturale dei nostri giovani.
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